“Toh hanno aperto un negozio di bici attaccato a casa mia!” : nasce da un simile pensiero passeggero, al rientro dalle vacanze estive, la storia del Cycling Team Bologna Stadio a.s.d. o, come lo conoscono i più, del CTBS. Dopo qualche giorno decido quindi di portare la mia BDC, ferma ormai da molti anni, al negozio Bicistadio, uno spazio accogliente e arredato con gusto, in cui c’è perfino un salottino dove attendere la riparazione.
Il “meccanico”, Nicola, nome di battaglia “Nick”, non è solo abile ma anche decisamente simpatico, ha una cinquantina di anni e gli piace sottolineare di essere “napoletano verace”. Mi racconta della sua grande passione per il ciclismo e di come correre in bici lo abbia plasmato: una vita come dilettante e poi, arrivato a un passo dal diventare professionista, il rammarico di non aver raggiunto quell’ambito traguardo.
Nasce fra noi un’assidua frequentazione, una simpatia e una fiducia reciproca che, dopo qualche tempo, fanno dire a Nick una cosa che aveva sicuramente in testa da parecchio: Perché noi due non mettiamo su una squadra di cicloamatori? Rifletto sorpreso per un tempo indefinito poi scuotendo la testa rispondo: impossibile!. Ma nelle settimane successive, il corteggiamento di Nick è costante e determinato, aiutato a quel punto anche dalla moglie Iki e dalla cognata Fadi, che lo affiancano nella gestione del negozio. Sono fregato, come posso rifiutare a queste due adorabili creature quello che mi è stato proposto dall’abile e astuto meccanico?
E così cedo: il 29 dicembre 2014 si fonda la Società, con appena il necessario per le spese burocratiche, il deposito dello Statuto e le indispensabili iscrizioni e affiliazioni sportive attingendo a risorse del sottoscritto e dei co-fondatori Nicola e Fadwa. È il primo giorno del CTBS A.S.D.
Immediatamente dopo avere fatto l’azzardo, il passo ormai inevitabile intendo, arrivano però i dubbi, le domande… cosa fare, come e con chi? Nick mi sostiene, getta le mie incertezze oltre l’ostacolo “il futuro Presidente…” dice, presentandomi a tutti con il suo solito sorriso accattivante e quella parlantina tipica dei Quartieri Spagnoli.
Conoscere, convincere e inseguire i possibili candidati è stato assai impegnativo, soprattutto perché eravamo bloccati in negozio dal meteo inclemente di quell’inverno; ma è stato anche fondamentale per la riuscita dell’impresa e, poco prima della primavera, alcuni giovani entusiasti rimangono contagiati dallo spirito del nostro progetto e partono, macinano chilometri, trovano altri che come noi amano questo bellissimo sport, condividendo fatica, sudore, esperienze!
Prende corpo la semplice filosofia del CTBS con i suoi tre principi: condivisione, partecipazione e fraternità, tre concetti per nulla scontati nel loro profondo significato.
Il resto è storia, quella che riusciamo a scrivere ogni volta che possiamo, semplicemente spingendo sui pedali delle nostre amate biciclette.
Stefano Pambianchi – “Il Presidente”